venerdì 24 febbraio 2012

A cosa servono i genitori?


Mercoledì scorso è iniziata la Quaresima, perciò il menù serale prevedeva pastina in brodo (come nelle cene in silenzio) e forse questa coincidenza ha spinto i figli a sviluppare riflessioni interessanti, nonostante non avessimo proposto alcun tipo di lettura. "A cosa servono i genitori?" è la domanda proposta ad alcuni ragazzi in articolo letto ieri dalla Sartina, che ha sottolineato, tra le tante, questa risposta: "i genitori servono per darci la paghetta".
 Il Cavaliere, che è uomo dai saldi principi, subito ha precisato "i genitori servono a volerci bene!". L'Ingegnere intanto se ne stava zitto, preparando la sua solita "battuta vincente". La Sartina, con la sua saggezza, ha aggiunto "i genitori servono per volerci bene e per aiutarci nel cammino della vita". Quel sant'uomo di mio marito (oggi poi più santo che mai), ha chiesto alla Sartina un esempio di aiuto ricevuto dai genitori, e dopo aver raccontato un paio di episodi, sugli ostacoli superati con il nostro aiuto di fronte alla difficoltà di gestione delle sue (poche) finanze, La Sartina si è lasciata andare, raccontando di essersi sentita aiutata in un periodo di difficoltà di rapporto con una persona a lei molto cara.

In tutto ciò L'Ingegnere è riuscito a trovare una finestra umoristica, dicendo che i genitori servono per accendere la luce, quando i bambini sono ancora troppo bassi per farlo. Subito è stato richiamato alla serietà del discorso da un intervento del Cavaliere (particolarmente illuminato in questa serata), che ha aggiunto: "i genitori sono indispensabili: senza non saremmo neppure al mondo!".
Quando poi La Sartina ha specificato il suo discorso, dicendo che i genitori sostengono davanti agli ostacoli della vita, di nuovo Il Cavaliere ci ha stupiti con questo racconto: un uomo, giunto alla fine della vita, vede su uno schermo il trascorrere di tutti i suoi giorni, e sulla sabbia le impronte affiancate di due persone. Quando il Signore gli spiega che le impronte sono le sue, e quelle di Lui che lo ha accompagnato ogni giorno, quell'uomo si incupisce, notando che, nei momenti peggiori della sua vita, le impronte sulla sabbia sono di un uomo solo. "Perché mi hai abbandonato, proprio quando avevo più bisogno di te?" "Io non ti ho abbandonato, in quei tratti, ti portavo in braccio".
Ho sentito molte volte questa storia, la ricordo fin dall'epoca del liceo, ma sentirla raccontare da un figlio di sette anni, come esempio dell'aiuto dei genitori nella sua vita, mi ha veramente commossa. A questo punto, mentre già mi sfuggiva una lacrima, L'Ingegnere ha aggiunto: "sì, come quando io ho preso un brutto voto, e tu mi hai consolato, e poi mi hai aiutato e abbiamo rifatto tutto il compito, insieme".
Ecco a cosa servono i genitori.

4 commenti:

  1. Mi sono commossa pure io...ma del resto si conferma la purezza del cuore dei bimbi!!! perchè quando si cresce si cambia...in peggio??? come genitori abbiamo veramente una grande responsabilità...i tuoi bimbi sono fantastici!

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    1. Io sono proprio grata di poter partecipare della loro purezza. Quanto abbiamo da imparare da loro!

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  2. Che bellezza! Pregusto anche io il momento in cui anche noi riusciremo a fare delle chiacchierate come queste; anche se i miei figli sono ancora piccoli, i presupposti a raccontare e raccontarsi ci sono tutti, e spesso vengono fuori situazioni interessanti...e di grande insegnamento per me e mio marito. Ecco cosa si perde chi tiene la TV accesa durante i pasti in famiglia!
    Ciao.

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    1. Proprio per questo, a casa nostra, dall'ultimo trasloco l'antenna non è stata nemmeno più collegata...

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