venerdì 24 febbraio 2012

Mattone su mattone…

177In  una famiglia come la nostra la collaborazione è essenziale. Al mattino siamo capaci di alzarci, lavarci, vestirci e fare colazione tutti quanti in meno di mezz’ora (questo quando La Streghetta ancora dorme, perché lei per ora all’asilo non va). Certo, spesso succede che Il Cavaliere si accorga di avere i pantaloni bucati quando è già sulla porta di casa. No, non è vero! Il Cavaliere non si accorge mai di avere i pantaloni bucati, e anche quando glielo faccio notare mi risponde: ”ma è un buco piccolo!”. Però a volte, quando è giù sulla porta di casa, me ne accorgo io, e lo faccio tornare a cambiarsi. Più di una volta La Sartina si è attardata nella ricerca di un libro da portare a scuola, o per sistemarsi i capelli. L’Ingegnere no, lui no, con una sola mossa si alza dal letto, sfila il pigiama, sistema il piumone e mette le calze. Lo so, sembra impossibile, ma io qualche mattina l’ho spiato, e fa così. Quando aveva cinque anni si alzava per primo ed iniziava a preparare le tazze per la colazione. Ora no: le prepariamo la sera prima. Perciò, quando tutti gli altri stanno rincorrendo gli ultimi secondi utili, lui è già seduto sul divano, con la giacca, che ci aspetta per la preghiera del mattino. Per tutti noi è molto frustrante, ma è così.
KaplaLavorando insieme, un giorno delle ultime vacanze, abbiamo toccato vette che non mi sarei mai aspettata. I bambini più volte avevano preso la scatola del Kapla, al grido di “facciamo una torre alta!”. Ma questa volta è capitato che il padre dei miei figli si è lasciato coinvolgere. Assegnando a ciascuno il suo compito, ha messo in piedi una squadra di lavoro che, muovendosi come un sol uomo, in breve tempo ha realizzato il monumento più alto mai visto in casa nostra.
Inutile dire che il lavoro più arduo è stato quello di chi ha tenuto lontane La Polpetta e La Streghetta dai lavori in corso, senza farsi intenerire dai loro disperati e supplichevoli: “adesso tocco io!”. Chissà mai a chi sarà toccato?
Comunque, tenute a freno le due sabotatrici, siamo arrivati fino in cima, fino al punto più alto cui una tessera possa aspirare: il soffitto. Non ho prove fotografiche della successiva avvenuta distruzione. Mi chiedo cosa abbia pensato la sventurata che abita sotto di me. Per fortuna, però, mi saluta ancora!

2 commenti:

  1. Il mattino è sicuramente uno dei momenti più frustranti della giornata durante la settimana..alzarsi e alzarli...che fatica! e poi miracolo..arrivano sabato e domenica..e tutti (loro) sono svegli e pimpanti alle sei e mezza del mattino pronti per affrontar con entusiasmo le due giornate di libertà (dalla scuola!)...insomma..mai che si possa dormire al mattino!!!! ma meglio così! le giornate vanno vissute interamente che il tempo passa in fretta!
    Complimenti per la torre...la vicina di sotto sarà abituata...con cinque bambini che girano per casa...proprio nel silenzio non vivrà!!!
    evviva i bimbi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mattina e il rientro da scuola: io penso che l'ora dalle 16:00 alle 17:00 sia in assoluto la più frenetica della giornata, perché tutti devono contemporaneamente raccontare la giornata, chiedere la merenda, iniziare a fare i compiti, domandare il permesso di andare dall'amico... Di solito, quando ci sediamo a tavola per la cena, allora dico: "anche oggi è andata!"

      Elimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...