sabato 23 giugno 2012

E se ci sono riuscita io…

007Sono giorni “pieni”, soprattutto pieni di figli. C’è stata la consegna delle pagelle, un pomeriggio in piscina, una domenica pomeriggio in gita sul lago… Tante cose che meriterebbero di essere ricordate, e raccontate. Ma dal momento che ogni giorno porta la sua novità, lo spazio per sedersi, con calma, e scriverne, è sempre meno!
Questa mattina, però, sono troppo soddisfatta, e dieci minuti, mentre la truppa fa colazione, devo proprio ritagliarmeli.
La Sartina, infatti, ha finalmente ricevuto il regalo tanto atteso: la macchina da cucire. L’acquisto è coinciso con la fine della scuola in modo del tutto casuale: in casa nostra, infatti, non esiste l’usanza del “regalo per la pagella”, abitudine che vedo invece molto diffusa tra gli amici dei miei figli. Non è che ci sia dietro chissà quale “progetto educativo”, semplicemente la nostra tecnica della “lista dei desideri” ci ha portati, nel tempo, a svincolare gli acquisti da questo genere di ricorrenze (restano saldi, ovviamente, compleanni e Santa Lucia, che entrano perciò nel preventivo annuale) e non mi pare che i figli ne risentano particolarmente. Piuttosto che seguire certe scadenze “stagionali” a noi capita di avere “in attesa” alcuni desideri (nostri e dei bambini), che puntiamo a realizzare appena ci è possibile.
Così quel sant’uomo di mio marito è partito in “spedizione” e un giorno, tornando dal lavoro, si è fermato a Melegnano, in un negozio di cui aveva notato la pubblicità (avere alcuni “desideri” in coda aguzza l’attenzione!!): è stata una scelta vincente. Il simpatico proprietario ha ascoltato con pazienza le nostre esigenze, ha proposto due o tre opzioni (vendono sia nuovo che usato) e dopo un consulto telefonico, la scelta è stata fatta.
Come si evince dalla (pessima) foto si tratta di una Necchi, piuttosto datata, ma venuta via con una cifra ragionevolissima, e che promette grande affidabilità. Non abbiamo, per ora, pretese particolari (anche se poi ci siamo trovati con una bella quantità di punti tra cui scegliere, e anche una serie di “piedini” – addirittura più di quelli in dotazione della macchia, si vede che il precedente possessore faceva sul serio! – di cui non so se scopriremo e applicheremo mai le molteplici possibilità).
Il fatto è che io sono uno zero completo: la prima sera è trascorsa nell’analisi dettagliata del libretto di istruzioni (che dal mio punto di vista è fin troppo sintetico!!), al fine di… infilare il filo!! Non avevo mai preso in mano una macchina da cucire prima d’ora, e la lotta è stata intensa, ma alla fine ho prevalso: i due fili (quello superiore e quello inferiore – di cui ignoravo l’esistenza) sono stati infilati, e un vecchio tovagliolo è stato “sacrificato” ai primi esperimenti. Ieri sera, mentre la tribù si emozionava davanti alla partita, ho tentato il primo lavoro vero: io e La Sartina stiamo progettando da mesi la realizzazione dei tovaglioli per tutta la famiglia, e siccome abbiamo già realizzato, da una vecchia tovaglia, tutte le pezze di stoffa, l’idea era di procedere alla cucitura degli orli.
L’assenza in questa pagina di fotografie di tovaglioli è un indizio del fatto che l’impresa non è che sia proprio riuscita. Ma la colpa è della mia fretta: sebbene ci fosse stato spiegato che prima gli orli andavano imbastiti a mano, la mole del lavoro (stiamo parlando di 18 tovaglioli…) mi spaventava, e mi sono messa a cercare una scorciatoia (non trovata, ma si accettano suggerimenti)  per saltare questo passaggio. Vabbè, vuol dire che di tovaglioli ne faremo sedici...
006Non volevo andare a dormire sconfitta, e mi sono ricordata di un tutorial simpatico, e all’apparenza non impegnativo, che la mia amica Anilina aveva pubblicato tempo fa: i peter pants. Se c’è qualcosa che abbonda, in questa casa, sono i vestiti “in attesa di nuova vita”. Tra le cose che dismetto io, quelle che rovino nei lavaggi e quello che man mano non è più di taglia adatta a nessuno (insieme alla grande quantità di vestiti che ci viene regalata dagli amici), devo dire che di stoffa ne abbiamo davvero molta.
Ho scelto una maglietta davvero bruttina, che ormai aveva dignitosamente concluso la sua vita, e ho seguito passo passo le spiegazioni di Anilina (molto ben fatte): e in modo totalmente imprevisto, ci sono riuscita!!
009Io che pochi minuti prima non ero stata capace di orlare un tovagliolo, in un’oretta scarsa di lavoro (perché – lo ammetto – non mi sono molto preoccupata della precisone dell’opera, volevo soprattutto dimostrare a me stessa che ce la potevo fare) ho realizzato un paio di pantaloni per le bambine. Anche se la destinataria originaria era La Streghetta, ovviamente sua sorella si è intromessa, così abbiamo una modella d’eccezione, che dimostra che i pantaloni ci sono, e sono utilizzabili (nessun commento, prego, sul fatto che La Polpetta sta in piedi praticamente sul mio cuscino..)
Sicuramente la strada è molto lunga (ora sono alla caccia di tutorial per… vabbè, qualsiasi altra cosa!!) e spero che Anilina, al rientro dalle ferie, possa venirci in aiuto su questo (lei è davvero magica con la macchina da cucire!).
Io intanto sto setacciando la casa in cerca di altre magliette da “sacrificare”, e magari di qualche golfino infeltrito, per realizzare i copri pannolino in lana per Gru (ne ho comprato giusto uno per rendermi conto delle proporzioni!).
Infine, lo prometto, oggi lascio anche La Sartina provare a usare la sua macchina da cucire. In fin dei conti, l’abbiamo comprata per lei….

11 commenti:

  1. Ahahahaha! Se non me lo dicevi tu, manco mi accorgevo che era in piedi sul tuo cuscino!
    Brava comunque, io su queste cose sono una super frana!

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  2. Premetto che non so cucire, ma la cosa mi attira molto, per cui sto seguendo la filosofia del "si impara provando", un piccolo consiglio mi sento di dartelo: anzichè imbastire, stira il bordo di stoffa che devi cucire e metti qualche spillo per fermare la stoffa, poi cuci sopra. Con un po' di attenzione, il risultato sarà lo stesso (per me funziona)! Tieni d'occhio il mio blog, perchè appena avrò un attimo di tempo, scriverò un post sull'ultimo lavoro che ho realizzato con e per la mia "Albertina" (è il nome che ho dato alla mia macchina per cucire) ;D. Ciao! Ale

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    1. stavo per dirlo io. Io non imbastisco niente, figuriamoci. Troppo pigra. Io stiro per bene, magari anche con l'appretto, e poi, via 10 milioni di spilli.

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    2. Ok, ho capito, devo vincere l'idiosincrasia per il ferro da stiro. Oggi poi fa un filino meno caldo (tipo che ho 28 gradi invece dei 29.7 di ieri...).
      E poi mi devo comprare gli spilli (ma è un investimento che posso permettermi!!).
      Grazie, a tutte e due!

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  3. Ma che bell'acquisto! Io credo che siano assolutamente soldi spesi bene! La macchina da cucire per me è diventata come una droga, non smetterei mai di usarla! Si riescono a creare oggetti meravigliosi con scarti e anche dei bellissimi regalini. Bisogna solo stare attenti agli acquisti compulsivi di stoffa!
    Gli orli effettivamente non sono la parte più divertente del cucito...volendo vendono delle strisce termoadesive da stirare sul tessuto per cucire poi facilmente, ma a mio avviso son troppo care e non le ho mai comprate. Anche io non imbastisco mai, ma stiro con decisione la parte interessata; certo bisogna avere un po' di occhio nel farlo. Se invece devo orlare tipo una tovaglia, quindi molto lunga, dopo aver stirato metto anche gli spilli lateralmente che escono dal tessuto e man mano che cucio li tolgo.
    Questi sono i consigli dell'autodidatta, magari analina avrà qualche dritta migliore.
    Comunque brave l'importante é cominciare

    (il commmento è di Laura, ma siccome ho fatto un danno - l'ho involontariamente cancellato - lo ripubblico così. Laura, perdonami!)

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    1. Mi consola non essere l'unica a far pasticci con blogger!

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  4. Wow, che bello! Una macchina da cucire è preziosissima!
    Potreste anche farvi degli assorbenti lavabili per quando serviranno alla Sartina (sai che soddisfazione??) come faccio io (http://ilcontattonaturale.blogspot.it/search/label/assorbenti%20lavabili). Ma anche un sacco di altre cose!
    Bravi bravissimi!
    ciao

    Ps: posso chiederti se hai mai pensato di togliere gli antipatici captcha dal commento??

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    1. Ps: Io non faccio mai l'imbastitura e nemmeno stiro prima di cucire, al massimo metto degli spilli (che mi stanno tanto antipatici...). Per orlare i tovaglioli potreste fare un semplice punto zig zag senza nemmeno girare la stoffa. Si cuce in modo che il punto è metà sulla stoffa e metà fuori dalla stoffa, che automaticamente si arriccia un pochetto. E' un orlo molto semplice, all'indiana, secondo me potrebbe essere interessante provare.
      ciao

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    2. Grazie per i consigli! Ora La Sartina è in vacanza con la scuola e non mi permetterei mai di continuare il lavoro senza di lei... Ma appena torna cerchiamo di mettere in pratica quel che ci hai scritto!
      Tra l'altro: credevo proprio di non avere i captcha!! Li detesto anche io. Grazie per avermelo fatto notare. Metteremo in moto i nostri tecnici (quel sant'uomo...) per toglierli quanto prima!

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  5. ciao Cristina, ho trovato solo oggi questo tuo post, che e' uscito mentre eravamo in vacanza al mare...
    Ebbene, innanzitutto complimenti per la macchina da cucire che mi sembra solida. Secondo me che sia datata e' anche meglio: non mi piacciono le macchine con troppe funzioni e meno che mai quelle elettroniche.
    Venendo ai consigli, mi permetto di ribadire quello che altri hanno gia' scritto: usa ferro e spilli. Le imbastiture le riservo per i lavori di gran precisione!
    Presto pubblichero' un bel tutorial sulle basi del patchwork che potrebbe esserti utile!
    A presto, e complimenti per i peter pants :anche un solo lavoro portato a termine con successo e' un ottimo inizio per una principiante!

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  6. che bello che avete preso la macchina da cucire!
    a furia di leggervi adesso la voglio anche io O_O
    sul sito di mammacanguro ci sono i tutorial per fare mei tai e fascia ad anello, chissa' come sarebbe contenta la Ssartina di fare qualcosa per la mamma e il nuovo arrivo!

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